E cosí anche Pisapippa é stato ufficialmente iscritto
all'ambo degli individui piú spregevoli e opportunisti della magica storia del
nostro Bel Paese. Non ce la fanno, é piú forte di loro, la loro natura viene
inevitabilmente a galla se non alla prima, alla seconda occasione. Che miserabile
la Moratti quando con l'astuzia di una foca monaca disse definitivamente addio
ai cittadini milanesi accusando pubblicamente il suo rivale di un crimine che i
giudici avevano giá da tempo ritenuto inesistente. E proprio vero che l'allievo
supera il maestro. L' ex-sprovveduto Pisapia fa capire da subito che con lui
non si scherza, polverizzando una buona dose di preferenze ricevute, facendo
finta di non vedere le innumerevoli bandiere con falce e martello che gli
sventolano davanti agli occhi a poche ore dal successo elettorale. Ma tanto é
risaputo, come Ben Johnson ci insegna, che la gloria del momento non ha prezzo.
Ma adesso il sindaco di Milano é uno degli uomini piú influenti del Paese, é entrato
di diritto nell'Olimpo della politica, sa, nel profondo del suo animo da
parassita, che puó fare di piú. L'occasione gli viene offerta sul
piatto d'argento durante la visita del Dalai Lama, negandogli la
cittadinanza onoraria, onorificenza a cui dubito seriamente che il Premio Nobel per la
pace ambisse. Ma almeno cosí é riuscito a perdere altri consensi e compiacere il suo nuovo padrone, il regime cinese (i famosi due piccioni con una fava, che
nel caso della Cina sono molti di piú). E adesso le dichiarazioni contro Beppe
Grillo, che considerarle un atto di cattivo gusto é il piú plateale degli
eufemismi. Approfittare di una disgrazia che sarebbe potuta accadere a chiunque
esclusivamente per screditarlo, in quanto la vicenda giudiziaria si concluse
con una condanna, non é solo squallido ma anche disumano. Anche se tristemente tipico
di una classe politica che le rare occasioni in cui ha cercato timidamente di sollevare la testa dalla montagna di letame
in cui é costantemente immersa é stato solo grazie alla presenza di una misera
e ridicola controparte. Non é colpa loro, sono semplicemente pezzi avariati di
una storia che li ha giá condannati. Sbiaditi ologrammi dei loro predecessori.
Inutili ingranaggi di un diabolico meccanismo che si nutre di menzogne e
diffamazioni . Sembra che abbiano toccato il fondo, quando all'improvviso li
vedi (volontariamente) muniti della loro inseparabile pala pronti a sondare il
terreno alla ricerca di zone meno resistenti che gli consentano di scendere ancora
un pó piú in basso.
20 settembre 2012
15 settembre 2012
La fonte della vita
Video presentato
in occasione della campagna in difesa dell'ambiente "un piccolo passo per
l'uomo, un grande passo per l'umanitá" e tratto dal sito del Consejo Publicitario Argentino. A quei tempi la possibilitá di esplorare altri pianeti
era uno dei grandi progetti. Oggi, la grande sfida é proteggere il nostro
pianeta prima che sia troppo tardi.
L'acqua é la risorsa naturale piú preziosa del pianeta occupando quasi
tre quarti della superficie terrestre anche se solamente il 2,5% é dolce e solo
lo 0,007% é potabile. Tale quantitá si riduce anno dopo anno a causa
dell'inquinamento.La mancanza di acqua potabile é la causa diretta di malattie come la
diarrea ed il colera che causano la morte di piú di 1,6 milioni di bambini
all’anno sotto i cinque anni nelle aree in via di sviluppo. Circa 1100 milioni
di persone nel mondo non hanno accesso diretto a fonti di acqua potabile, una
persona su sei. Milioni di donne e bambini sono costretti a camminare piú di
10km al giorno per rifornirsi di acqua potabile. In media ognuno di noi consuma 190 litri di
acqua al giorno. Sono necessari 7000 litri
di acqua per raffinare un barile di petrolio greggio.
"L’acqua è patrimonio dell’umanità. A nessuno, individualmente o come gruppo, è concesso il diritto di appropriarsene a titolo di proprietà privata. La salute individuale e collettiva dipende da essa. L’agricoltura, l’industria e la vita domestica sono profondamente legate ad essa. Il suo carattere “insostituibile” implica che l’insieme di una comunità umana, ed ogni suo membro, deve avere il diritto di accesso all’acqua, e in particolare, all’acqua potabile, nella quantità e qualità necessarie e indispensabili alla vita e alle attività economiche. L’acqua non è paragonabile a nessun’altra risorsa: non può essere oggetto di scambio commerciale di tipo lucrativo. Il diritto all’acqua è una parte dell’etica di base di una buona società e
di una buona economia. È compito delle generazioni attuali usare, valorizzare, proteggere e conservare le risorse d’acqua in modo tale che le generazioni future possano godere della stessa libertà di azione e di scelta che per noi stessi oggi auspichiamo. I cittadini devono
essere al centro del processo
decisionale. La gestione dell’acqua integrata e sostenibile appartiene alla sfera della democrazia. Nuove forme di governo democratico devono essere create. La democrazia
partecipativa è inevitabile.
La priorità è quella di definire un “Trattato
mondiale sull’acqua” che legalizzi l’acqua come bene patrimoniale vitale, comune a tutta l’umanità. Questo, per esempio, escluderebbe l’acqua da tutti gli accordi commerciali internazionali (come quelli esistenti nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale del Commercio - WTO), come già accade nel campo culturale"
Il Manifesto
mondiale dell'acqua di Lisbona da cui é tratto questo
ritaglio propone la costituzione di un osservatorio mondiale per i diritti
dell'acqua che rappresenti uno dei punti di riferimento mondiali per le
informazioni sui diritti dell'acqua.
Comitato italiano contratto mondiale sull'acqua
L'acqua e la produzione di carne
El agua embotellada (Video)
Blu gold: Le guerre dell'acqua (Documentario)
World water development report 4
UN-Water (statistics)
Cochabamba (The Corporation)
La fuente de las mujeres (La sorgente dell'amore) Trailer
COSTRUZIONE DI POZZI IN ETIOPIA
El agua embotellada (Video)
Blu gold: Le guerre dell'acqua (Documentario)
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