E cosí anche Pisapippa é stato ufficialmente iscritto
all'ambo degli individui piú spregevoli e opportunisti della magica storia del
nostro Bel Paese. Non ce la fanno, é piú forte di loro, la loro natura viene
inevitabilmente a galla se non alla prima, alla seconda occasione. Che miserabile
la Moratti quando con l'astuzia di una foca monaca disse definitivamente addio
ai cittadini milanesi accusando pubblicamente il suo rivale di un crimine che i
giudici avevano giá da tempo ritenuto inesistente. E proprio vero che l'allievo
supera il maestro. L' ex-sprovveduto Pisapia fa capire da subito che con lui
non si scherza, polverizzando una buona dose di preferenze ricevute, facendo
finta di non vedere le innumerevoli bandiere con falce e martello che gli
sventolano davanti agli occhi a poche ore dal successo elettorale. Ma tanto é
risaputo, come Ben Johnson ci insegna, che la gloria del momento non ha prezzo.
Ma adesso il sindaco di Milano é uno degli uomini piú influenti del Paese, é entrato
di diritto nell'Olimpo della politica, sa, nel profondo del suo animo da
parassita, che puó fare di piú. L'occasione gli viene offerta sul
piatto d'argento durante la visita del Dalai Lama, negandogli la
cittadinanza onoraria, onorificenza a cui dubito seriamente che il Premio Nobel per la
pace ambisse. Ma almeno cosí é riuscito a perdere altri consensi e compiacere il suo nuovo padrone, il regime cinese (i famosi due piccioni con una fava, che
nel caso della Cina sono molti di piú). E adesso le dichiarazioni contro Beppe
Grillo, che considerarle un atto di cattivo gusto é il piú plateale degli
eufemismi. Approfittare di una disgrazia che sarebbe potuta accadere a chiunque
esclusivamente per screditarlo, in quanto la vicenda giudiziaria si concluse
con una condanna, non é solo squallido ma anche disumano. Anche se tristemente tipico
di una classe politica che le rare occasioni in cui ha cercato timidamente di sollevare la testa dalla montagna di letame
in cui é costantemente immersa é stato solo grazie alla presenza di una misera
e ridicola controparte. Non é colpa loro, sono semplicemente pezzi avariati di
una storia che li ha giá condannati. Sbiaditi ologrammi dei loro predecessori.
Inutili ingranaggi di un diabolico meccanismo che si nutre di menzogne e
diffamazioni . Sembra che abbiano toccato il fondo, quando all'improvviso li
vedi (volontariamente) muniti della loro inseparabile pala pronti a sondare il
terreno alla ricerca di zone meno resistenti che gli consentano di scendere ancora
un pó piú in basso.
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