La
donna maltrattata si sente imprigionata in una situazione ambivalente giacché il marito la maltratta ma allo
stesso tempo si occupa di lei e dei suoi figli. La sua capacitá decisionale é
influenzata da quanto ha investito nella relazione (il tempo che ha trascorso
con il fidanzato o marito, la dipendenza emotiva, le aspettative sul futuro, il
significato del matrimonio e della famiglia). La donna investe molto tempo e
attaccamento emotivo nel rapporto di coppia allo scopo di ottenere sicurezza e
stabilitá. Quando inizia a sperimentare la violenza, cominciano ad
apparire dubbi che possono provocare importanti conflitti nelle sue decisioni.
Se in questa fase percepisce uno scarso controllo all'interno della relazione sviluppa
una sensazione di fragilitá che finisce per
ostacolare il suo distacco dall'aggressore. Uno dei principali disturbi
che sperimentano le donne maltrattate é la sindrome
da stress post-traumatico (circa il 25% delle donne coinvolte). I sintomi
principali sono: depressione, ansietá, bassa autostima e disadattamento sociale. Esistono
inoltre drammatiche forme di evasione a cui alcune donne possono
ricorrere per affrontare situazioni che risultano insostenibili, come l'abuso
di alcol o di farmaci. Tutto ció puó provocare nelle donne maltrattate lo
sviluppo di certi atteggiamenti che al di fuori del maltrattamento possono
risultare problematici. Fra i piú comuni vi sono certe forme comunicative di
tipo manipolativo-seduttrici che la donna ha appreso come mezzo efficace
per mantenere il controllo della situazione e neutralizzare l'aggressione.
Soprattutto tende a sviluppare un eccesso di diffidenza ed un continuo stato di
allerta che le permette di anticipare la violenza. Tali strategie di adattamento diventano un ostacolo nelle normali
relazioni della vita quotidiana. La donna maltrattata manifesta una bassa
autostima che conduce a un'alta probabilitá di tornare a vivere con il
maltrattatore o di iniziare una nuova relazione con un altro uomo che la
maltratta. Ricerca inconsapevolmente tipologie di uomini (e di
relazioni) che consolidino la condotta che ha appreso durante l'aggressione. Le
vittime di maltrattamenti mostrano un grande desiderio di compiacere, si credono capaci di realizzare tutto
secondo i parametri di perfezione che il maltrattatore pretende. Quando vengono
meno a tali aspettative irreali, si sentono colpevoli (a causa dell'influenza
dell'ideologia sessista) arrivando a credere che é da loro che dipende il
corretto funzionamento del rapporto di coppia e della famiglia in generale (Tratto da Mente y Cerebro - Violencia de género - Francisca Expósito - traduzione di Caterina Cenci). Parte prima - Parte seconda
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