I telegiornali continuano a vomitarci addosso le promesse
dei soliti inguardabili personaggi, le previsioni di voto in tempo reale, il
gossip a tutto campo riguardo le probabili alleanze. Ma possibile che la
politica italiana sia questo? Un enorme mercato dove soggetti politicamente
molto vicini all'estinzione vengono magicamente riciclati continuando a
riempire gli schermi con la loro arroganza, come se la loro presenza ormai
prescindesse dalla volontá dei cittadini. Le campagne elettorali dovrebbero
essere un momento di verifica dei risultati raggiunti e non un bombardamento di
promesse vuote. É assurdo continuare a sentir parlare di percentuali e dati in
generale che nessuno smentisce, se non gli esponenti di altre fazioni
politiche. L'influenza che questi individui hanno a livello mediatico é
impressionante. Infatti la televisione ha letteralmente fatto a pezzi la
volontá della gente di accedere ad un'informazione sana. La situazione politica
italiana attuale é il frutto di decenni di pigrizia culturale. Ne é la
dimostrazione il fatto che, per molti cittadini, é sufficiente leggere il
titolo di qualche quotidiano o vedere frammenti di discorsi trasmessi in
televisione per pensare di aver compreso gli obiettivi del movimento 5 stelle. É
inaccettabile che questa classe politica riesca a raggiungere milioni di
persone senza che vi sia l'opportunitá in tempo reale di smentire i contenuti delle loro
affermazioni (compito che spetterebbe ai giornalisti). Ma i politici sono come
le stars di un grande film e nessun regista se li lascerebbe scappare quando
l'obiettivo é ovviamente l'incasso al botteghino. Non é importante quindi
quello che dicono, anzi, quanto piú é assurda un'affermazione tanto piú fará
notizia e sicuramente comporterá una replica, un chiarimento o una smentita
(altre notizie). Insomma l'unica cosa che conta é che ci siano, che parlino,
che riempiano gli spazi dei notiziari a scapito di doverosi approfondimenti
sulle questioni internazionali di cui ci é dato conoscere solo il numero dei
morti. Ci dicono che siamo politicamente inesperti, é vero. Ma chi dovrebbe
trasmetterci questa esperienza? Ed in che consiste? Perché se l'esperienza che
ci manca riguarda la compravendita di parlamentari o l'abilitá di non fare
niente per 20 anni e di voler fare tutto ad un mese dalle elezioni, se
l'esperienza che ci manca é quella di avanzare una proposta e poi ritirarla rendendosi conto che si perdono punti nei sondaggi, o di negare anche l'evidenza, allora
ad una simile esperienza preferisco una sana, autentica inesperienza.
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