A maggio il congresso dei deputati
spagnolo approvó il Real Decreto Legge sulle misure urgenti da adottare per
garantire la sostenibilitá del Sistema Nazionale di Salute, fra cui l'esclusione
degli immigrati irregolari dall'assistenza sanitaria. Médicos del Mundo fa un
appello all'obiezione del personale sanitario. Il decreto infatti implica importanti
problemi etici per i professionisti della Sanitá. "Non permetteró che
criteri d'etá, malattia o invaliditá, credo religioso, origine etnica, sesso,
nazionalitá, appartenenza politica, razza, orientamento sessuale, classe
sociale o qualsiasi altro fattore si interpongano fra i miei doveri ed i miei
pazienti" (Dichiarazione di Ginevra del 1948 proposta dall'Associazione
Medica Mondiale come alternativa al
giuramento d'Ippocrate). La dichiarazione di Lisbona dell'AMM sui Diritti del
Paziente afferma: "quando la legislazione, le misure governative o qualsiasi
altra Istituzione nega questi diritti al paziente, il personale medico deve
trovare la maniera appropriata per assicurarli e ristabilirli". Rispetto all'esclusione
dall'assistenza sanitaria per gli immigrati irregolari che prevede il decreto,
Médicos del Mundo invita il personale sanitario a far valere il diritto alla
resistenza individuale e collettiva e all'obiezione di coscienza a favore
dell'assistenza sanitaria per tutte le persone che la richiedano
indipendentemente dalla loro situazione amministrativa. Ad ogni modo otto comunitá
autonome continueranno ad offrire l'assistenza sanitaria agli immigrati irregolari anche se alcune
adotteranno delle restrizioni. In Italia, l'assistenza a questi cittadini viene
garantita mediante il rilascio di un
tesserino con il codice S.T.P. (Stranieri Temporaneamente
Presenti). Quest'ultimo si ottiene negli uffici delle Asl o degli ospedali
pubblici ed è valido su tutto il territorio nazionale. Il rilascio è
subordinato ad una dichiarazione di indigenza rilasciata dallo straniero. Non è
necessario esibire un documento di identità, ma è sufficiente una dichiarazione
delle proprie generalità. Il tesserino S.T.P. in genere ha una validità di sei
mesi ed è rinnovabile in caso di permanenza dello straniero sul territorio
nazionale.
24 novembre 2012
22 novembre 2012
Por ser niña
Tutte le bambine hanno diritto al libero accesso
all’educazione, peró esistono 39 milioni di bambine fra gli 11 e i 15 anni che
non frequentano la scuola. Il rapporto “Por ser niña” del 2012 si preoccupa in
particolar modo di verificare cosa accade alle bambine quando raggiungono
l’adolescenza. Durante questa fase della vita il loro ruolo domestico e
riproduttivo comincia a prevalere a spese dell’apprendimento scolastico.
Nonostante si raggiunga la paritá globale nel momento dell’iscrizione alla
scuola primaria, la percentuale di bambine che la terminano é minore rispetto a
quella dei loro coetanei maschi. La pressione determinata dalla povertá e dalla
discriminazione fanno in modo che le bambine abbandonino la scuola per aiutare
in casa, perché le famiglie non riconoscono il valore dell’educazione, perché
nelle scuole sono spesso soggette a violenze, perché rimangono incinta o si
sposano, perché le scuole sono troppo lontane ed i genitori ritengono che
questo metterebbe in pericolo sia le figlie che la loro reputazione. Una nuova
iniziativa mondiale assume come prioritario proteggere i finanziamenti
all’educazione in tempi di crisi. Il rapporto “Por ser niña” propone 9 anni di
educazione di qualitá come la chiave per tutelare e promuovere i diritti delle
bambine all’educazione e per permettere che le bambine e le giovani donne
svolgano un ruolo significativo all’interno delle loro comunitá. Uno studio
realizzato in otto Paesi fra il 1987 ed il 1999 arrivó alla conclusione che
l’educazione delle bambine a partire dalla scuola secondaria é il fattore piú rilevante
per determinare se avranno il loro primo figlio durante l’adolescenza. É
precisamente in questa delicatissima fase della vita che sembra che le
opportunitá della vita si aprano per i bambini e si chiudano per le bambine.
L’educazione secondaria inoltre, fornisce le conoscenze necessarie per proteggersi dall’HIV,
dall’abuso sessuale e dal traffico di essere umani. Al giorno d’oggi non esiste
un luogo nel mondo dove le donne godano della stessa considerazione degli
uomini. Molte violazioni dei diritti dell’infanzia hanno le loro radici in
questa disuguaglianza. In Nigeria il 71% delle donne senza educazione credono
che la violenza sia giustificata quando una donna esce di casa senza avvisare
il marito.
(firma affinché tutte le bambine possano ricevere un'educazione)
20 novembre 2012
La marcia di Esculapio
Gli specialisti costituiscono il cuore del nostro sistema
sanitario. Il controverso concetto di meritocrazia, che tanto va di moda nel
nostro Paese ma di cui pochi conoscono l'origine, prevede che per accedere ad
una scuola sia troppo spesso necessario immolarsi gratuitamente alle dipendenze
di qualcuno per un periodo di tempo variabile in attesa del concorso.
Ovviamente sperando nel frattempo di non essere scavalcati dal raccomandato
dell'ultima ora. Molte scuole di specializzazione soprattutto nel meridione si
sono trasformate in veri e propri feudi totalmente isolati dal resto d'Italia.
Meritocrazia é una bella parola ma risulta assolutamente vuota (rischiando di
ottenere l'effetto contrario a quello sperato) se non applicata in un contesto
che garantisca pari opportunitá per tutti. L'unico modo per ottenerlo é
attraverso un concorso unico nazionale, e quindi non manipolabile a livello
locale. Tale concorso prevede un esame unico per tutti sulla base del quale
viene stilata una classifica. I medici a seconda della loro posizione avranno
la possibilitá di scegliere l'una o l'altra scuola fino ad esaurimento posti.
Semplicissimo e distruggerebbe definitivamente una delle forme in cui si
esprime la mentalitá mafiosa nel nostro Paese. In Spagna si svolge esattamente
cosí e funziona benissimo. Attualmente in Italia ogni scuola bandisce il suo
concorso (totalmente arbitrario e spesso truccato) con la conseguente pioggia
di raccomandazioni, anche da parte di esponenti della Chiesa. E cosí ci
ritroviamo tutti i figli di "qualcuno" ricercatori universitari a 34
anni e le scuole sbarrate per la maggior parte dei comuni mortali. Bella
schifezza di sistema. In alcune scuole di specializzazione esistono addirittura
liste di attesa (anche di anni), come se il fatto di doversi presentare ad un
concorso passasse totalmente in secondo piano. Tutto questo porta
inevitabilmente allo sfruttamento del medico specializzando in quanto eterno
debitore nei confronti di colui che, almeno in teoria, sará suo maestro. Un
concorso unico nazionale insieme all'abolizione degli esami di specializzazione (altro elemento fondamentale per fare in modo che i medici non siano piú
ricattabili) avrebbe come conseguenza la fine della sudditanza dei medici
rispetto ai direttori delle scuole i quali non avrebbero piú la possibilitá di
filtrare i candidati. Ne deriverebbe inoltre, un maggior interesse da parte di
tutti (non sapendo il candidato in quale scuola realizzerá il suo corso di
specializzazione) affinché venga garantito un adeguato livello di formazione
nelle scuole su tutto il territorio nazionale. In poche parole, nel giro di
pochi anni, avremmo specialisti meglio formati e molto meno frustrati.
17 novembre 2012
La scatola magica
Riguardo la questione della partecipazione degli eletti del movimento alle trasmissioni televisive mi sento di essere dalla parte di chi non é per niente convinto che tale presenza garantisca un confronto equo fra le parti o che sia indispensabile ai fini del contraddittorio. Dovrebbero essere altre le sedi, il Parlamento per esempio, dove far valere le proprie posizioni. Mi rendo conto che in Parlamento, lontano dai riflettori, non vi sia molto interesse a confrontarsi e l'aula spesso semideserta ne é la prova.
La televisione é per
definizione un mezzo che distorce la realtá e che mette splendidamente in
evidenza le doti di commediante di chi vi partecipa. Non si puó essere
autentici al 100% davanti alla telecamera. La televisione é un efficacissimo strumento
della vecchia politica, non credo che ne abbiamo bisogno per portare avanti il
programma del movimento. Persino Servizio Pubblico, che inizialmente avevo appoggiato,
si é poi rivelato un ricovero per gente che non riusciva piú a far vedere la
propria faccia in giro senza essere insultata. Non dovrebbe essere
imposto ai rappresentanti del M5S di non partecipare alle trasmissioni
televisive, dovrebbe essere piuttosto naturale per qualcuno che vuole rappresentare
una forma totalmente nuova di fare politica, sentirsi a disagio in
quell'ambiente. Non si conserva la propria credibilitá attraverso spettacolari
confronti politici all'americana ma piuttosto mantenendo le promesse, servendosi
degli straordinari mezzi che offre la rete e delle dichiarazioni ufficiali dei
portavoce del movimento. Se esponenti del PDL o del PD meno L ardono dal
desiderio di esprimere pubblicamente la loro soddisfazione per gli splendidi
risultati raggiunti e la loro convinzione per quelli che raggiungeranno si accomodino.
Il nostro obiettivo non é quello di accumulare momenti di gloria né di sventolare
orgogliosi inaspettate percentuali. L'unico fine per cui esistiamo é quello di
lavorare al servizio del Paese, nell'ombra se necessario, ricordando che i piú
grandi successi in Italia sono stati ottenuti in lugubri uffici-bunker da
uomini che non amavano le telecamere ma che sicuramente sapevano fare il loro mestiere.
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