Gli specialisti costituiscono il cuore del nostro sistema
sanitario. Il controverso concetto di meritocrazia, che tanto va di moda nel
nostro Paese ma di cui pochi conoscono l'origine, prevede che per accedere ad
una scuola sia troppo spesso necessario immolarsi gratuitamente alle dipendenze
di qualcuno per un periodo di tempo variabile in attesa del concorso.
Ovviamente sperando nel frattempo di non essere scavalcati dal raccomandato
dell'ultima ora. Molte scuole di specializzazione soprattutto nel meridione si
sono trasformate in veri e propri feudi totalmente isolati dal resto d'Italia.
Meritocrazia é una bella parola ma risulta assolutamente vuota (rischiando di
ottenere l'effetto contrario a quello sperato) se non applicata in un contesto
che garantisca pari opportunitá per tutti. L'unico modo per ottenerlo é
attraverso un concorso unico nazionale, e quindi non manipolabile a livello
locale. Tale concorso prevede un esame unico per tutti sulla base del quale
viene stilata una classifica. I medici a seconda della loro posizione avranno
la possibilitá di scegliere l'una o l'altra scuola fino ad esaurimento posti.
Semplicissimo e distruggerebbe definitivamente una delle forme in cui si
esprime la mentalitá mafiosa nel nostro Paese. In Spagna si svolge esattamente
cosí e funziona benissimo. Attualmente in Italia ogni scuola bandisce il suo
concorso (totalmente arbitrario e spesso truccato) con la conseguente pioggia
di raccomandazioni, anche da parte di esponenti della Chiesa. E cosí ci
ritroviamo tutti i figli di "qualcuno" ricercatori universitari a 34
anni e le scuole sbarrate per la maggior parte dei comuni mortali. Bella
schifezza di sistema. In alcune scuole di specializzazione esistono addirittura
liste di attesa (anche di anni), come se il fatto di doversi presentare ad un
concorso passasse totalmente in secondo piano. Tutto questo porta
inevitabilmente allo sfruttamento del medico specializzando in quanto eterno
debitore nei confronti di colui che, almeno in teoria, sará suo maestro. Un
concorso unico nazionale insieme all'abolizione degli esami di specializzazione (altro elemento fondamentale per fare in modo che i medici non siano piú
ricattabili) avrebbe come conseguenza la fine della sudditanza dei medici
rispetto ai direttori delle scuole i quali non avrebbero piú la possibilitá di
filtrare i candidati. Ne deriverebbe inoltre, un maggior interesse da parte di
tutti (non sapendo il candidato in quale scuola realizzerá il suo corso di
specializzazione) affinché venga garantito un adeguato livello di formazione
nelle scuole su tutto il territorio nazionale. In poche parole, nel giro di
pochi anni, avremmo specialisti meglio formati e molto meno frustrati.
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