Un uomo e i suoi ideali. Così potremmo presentare il documentario di Jonathan Demme, storia di Jean Dominique, un uomo, un giornalista, un laureato in agraria, che, innamorato di Haiti, il suo paese, acquista una radio e diventa la voce del popolo. Radio Haiti Inter dal 1968 esprime le sue idee in lingua creola, nella moltitudine di emittenti francofone, e propone un punto di vista audace e scomodo, fino a causare più di un esilio per il suo ideatore. Affiancato dalla moglie Michele Montas, Dominique combatte per la democrazia e per le ingiustizie della dittatura verso gli haitiani, con il cuore e con le parole.
Strutturato come un documentario classico, con interviste e immagini di repertorio, The agronomist si regge sulle spalle della fortissima personalità di Dominique, che buca lo schermo con l'entusiasmo per il suo lavoro, o meglio, la sua missione. Sono gli occhi sbarrati, la voce altisonante e la gestualità esagerata, i mezzi che il protagonista utilizza per comunicare. Difficile non rimanere affascinati. E quando la sua vita si fa complessa e pericolosa, si ha il sentore che qualcosa di drammatico accadrà, ma anche la sensazione che certi uomini sono destinati alla leggenda. Spettacolare la colonna sonore di Wyclef Jean (mymovies).
Strutturato come un documentario classico, con interviste e immagini di repertorio, The agronomist si regge sulle spalle della fortissima personalità di Dominique, che buca lo schermo con l'entusiasmo per il suo lavoro, o meglio, la sua missione. Sono gli occhi sbarrati, la voce altisonante e la gestualità esagerata, i mezzi che il protagonista utilizza per comunicare. Difficile non rimanere affascinati. E quando la sua vita si fa complessa e pericolosa, si ha il sentore che qualcosa di drammatico accadrà, ma anche la sensazione che certi uomini sono destinati alla leggenda. Spettacolare la colonna sonore di Wyclef Jean (mymovies).
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